Integra il delitto di appropriazione indebita la sottrazione definitiva di file o dati informatici attuata mediante duplicazione e successiva cancellazione da un personal computer aziendale, affidato all’agente per motivi di lavoro e restituito formattato, in quanto tali dati informatici – per struttura fisica, misurabilità delle dimensioni e trasferibilità – sono qualificabili come cose mobili ai sensi della legge penale.
E’ quanto stabilito dalla S.C. di Cassazione, Sezione II penale, con sentenza n. 11959 del 10.4.2020.
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