Con riferimento al ricorso di una società che eroga servizi diagnostici ambulatoriali, il Consiglio di Stato, Sezione III giurisdizionale, con decreto n. 2586/2020 12.5.2020 conferma la legittimità dell’ordinanza regionale con cui si è disposta la sospensione delle “attività di assistenza sanitaria che non rivestono carattere di urgenza e di indifferibilità”, atteso che le esigenze di continuità dei servizi di assistenza sanitaria non urgenti e indifferibili pertengono ad un interesse pubblico generale di cui è portatrice l’Amministrazione Regionale e non il singolo operatore privato.
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